CARMINATI C.: L'ULTIMA FUGA DI BACH

Descrizione

Estratto:

Non ho mai conosciuto Johann Sebastian Bach.
Non avrei potuto, sono vissuto molto tempo prima della sua nascita. Ma cosa volete che vi dica: in qualche modo mi sento responsabile della sua esistenza e della traccia che ha lasciato impressa nel grande campo fiorito dell'umanità.
Sebastian porta il mio cognome, è il figlio del figlio del figlio di mio figlio. Nella nostra lingua bach significa "ruscello". E di padre in figlio, noi siamo proprio come le onde di uno stesso ruscello, che fuggono inseguendosi sul pelo dell'acqua: come le onde siamo uniti in un'unica corrente a dispetto del tempo che ci separa, come le onde ritroviamo a valle il movimento partito a monte.
Ma Bach non è un cognome qualunque dalle nostre parti, in Turingia. Chiedete pure in giro, ve lo diranno tutti: noi siamo la più grande dinastia di musicisti che si sia mai conosciuta. Cosa volete che vi dica, anche questo era scritto nel nostro nome: nella lingua dei nomadi zingari, e in molti dialetti della vostra Europa orientale, Bach era il nome dato ai musicanti girovaghi. Abbiamo sempre avuto la musica come compagna.
Il mio mestiere è fare il mugnaio. Macino il grano per fare il pane che rispl