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INZAGHI L.: CAMILLO SIVORI CARTEGGI DEL GRANDE VIOLINISTA E COMPOSITORE ALLIEVO DI PAGANINI

INZAGHI L.: CAMILLO SIVORI CARTEGGI DEL GRANDE VIOLINISTA E COMPOSITORE ALLIEVO DI PAGANINI
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A partire da € 4,71 Iva esenteMaggiori dettagli
Cod. art.: 8887203237
Codice produttore: 88-87203-23-7
Edizione: ZECCHINI
Autore: Inzaghi Luigi
Disponibilità: Disponibile
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Descrizione

Documenti della musica 1


Collana "Documenti della Musica", 1

Camillo Sivori è giustamente considerato l’unico allievo di Niccolò Paganini, perché ha avuto dal grande Maestro quelle lezioni di violino che l’hanno reso il suo erede e celebre in tutto il mondo.In Europa e nelle due Americhe, Sivori si è esibito con enorme successo in una carriera che ha avuto del prodigioso già in età giovanile, quando ha calcato le scene di importanti Teatri milanesi, Parigini e Londinesi a fianco di Liszt e Giuditta Pasta, in presenza di Rossini, Cherubini, Baillot e di molte teste coronate. Anche Paganini volle essere al suo fianco, eseguendo con lui alcune sue composizioni scritte apposta "per il Camillino", primo fra tutte un Concertino per violino e chitarra di cui non s’è ancora rinvenuto l’originale. La vita di Camillo Sivori non fu comunque tutta rose e fiori e diverse luci ed ombre si alternarono sulla sua strada. Ci si chiede ancora oggi chi fosse effettivamente questo violinista, se più grande del suo stesso Maestro o no. Suonava poi veramente un Vuillaume, o questo violino era ed è di gran lunga più pregiato di quanto si è sempre creduto? Suonava meglio o peggio di Ernst, Bazzini, Vieuxtemps e Joachim che lo affiancarono nelle sue tournées europee? Perché Alfredo Piatti, che suonò diverse volte con lui, lo strapazzò nel momento del dolore e della morte? Ci si chiede anche se Sivori fosse più acclamato nella musica virtuosistica o in quella sentimentale, e perché Schumann disse bene di Bazzini e male di lui? Perché un critico musicale di New York lo trattò sempre come l’ultimo dei violinisti europei apparsi in America, mentre altri critici lo osannavano come l’unico erede di Paganini? Chi erano i suoi amici intimi? Tra costoro è da considerare anche Giuseppe Verdi che lo volle per l’esecuzione milanese del suo Quartetto per archi. Sivori suonava prevalentemente col suo Vuillaume, ma non disdegnava di possedere altri violini di grande pregio, con uno dei quali eseguiva la Preghiera del Mosè smontando tutte le corde tranne quella di Sol che accordava in Si bemolle. La sua fortuna si è spenta con lui, ma ingiustamente, perché lasciò in eredità ai posteri il magistero del suo grande ed unico Maestro.


Rassegna stampa

"[...] Una brillante biografia di Camillo Sivori, l'unico grande allievo di Paganini che ai concerti mandava il pubblico in visibilio". *(Quirino Principe, Il Sole-24 Ore)*.

"[...] Un livre très documenté sur l'élève préféré de Paganini, qui entretient avec ardeur le souvenir de son maitre. Nombreux documents, dont certains en français". *(La Lettre du Musicien)*.

"[...] Di fatto, un pozzo di San Patrizio, di documenti, informazioni, immagini, rettifiche e chiarimenti. Più qualche rivelazione". *(Alberto Cantù, Il Giornale)*.

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