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PADRONI U.: SERGIU CELIBIDACHE. LA FENOMENOLOGIA PER L'UOMO
Prezzo: | €20,00 Iva esente |
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Spese di trasporto: | A partire da € 4,71 Iva esenteMaggiori dettagli |
Cod. art.: | 9788887203752 |
Codice produttore: | 9788887203752 |
Edizione: | ZECCHINI |
Autore: | Padroni Umberto |
Disponibilità: | Disponibile |
Quantità: |
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Descrizione
Grandi Direttori 3Collana "Grandi Direttori", 3 - Contiene discografia indicativa
Sergiu Celibidache lavorò duramente, controcorrente, nel ruolo di brillantissimo direttore d’orchestra ovunque osannato, per i più. Invece non sono numerosi a sapere che questa attività per, e nella musica, era da lui intesa come supporto e verifica a un altrettanto rilevante e complesso impegno teorico e ideale. Con la propria arte direttoriale e con una attività pedagogia multidisciplinare, il musicista romeno ha alimentato una solitaria azione risarcitoria all’insegna della probità - azione inquadrata in una originale cornice fenomenologica - a favore della musica che nell’ultimo secolo s’è persa nel deserto: aride e disegnate casualmente le dune dell’espressione, e ingannatori i miraggi dei compensi. La singolare presenza di Sergiu Celibidache sullo scenario musicale del secondo Novecento è stata variamente valutata, ma, pur cercando a lungo, è francamente impossibile affermare di avere identificato un protagonista così ricco di dottrina e di estro, di fantasia e di carisma, di risorse intellettuali e di larghezza mentale: contro il mercato dell’arte e contro le tecniche di organizzazione del consenso. Il popolo della musica poco sa di questo grande uomo: il numero di chi l’abbia visto dirigere si riduce, è ovvio, progressivamente; l’industria della riproduzione del suono, ed ora dell’immagine, ha messo in circolazione, contro la sua volontà, pallide e talvolta contraddittorie testimonianze sulla sua arte; solo negli ultimissimi anni, per iniziativa della famiglia, s’è assistito a una inversione di tendenza. La provvida iniziativa dell’editore ha dato luogo a una problematica e non rettilinea riflessione sul massimo artefice di musica -- non di dischi -- e pontefice del suono, del suo tempo; riflessione che si spera riveli la complessità del suo essere nel mondo, e nella musica; la biografia si intreccia con le tappe avventurose della "carriera", con le linee forti e coerenti del pensiero, con il luminoso rigore pedagogico in un viluppo indissolubile e ostile all’analisi: a danno della presente esposizione. Riflessione, ancora, da cui emerge il fascino di una personalità superiore e singolarissima per le doti umane debordanti, e l’intransigente tutela del salvifico patrimonio di convinzioni proposte con straordinaria energia contro tutti, e contro tutto, ma a favore della musica e, in fondo, di ricaduta, dei soliti insaziabili happy few.